Consapevolezza significato nella meditazione e nella vita

Consapevolezza significato nella meditazione e nella vita

Quando si prende in esame il termine consapevolezza, nella meditazione e non solo, si parla di uno stato mentale lucido e vigile.

Un’attitudine mentale, una dimensione esperienziale grazie alla quale si può vivere ed osservare in modo primordiale l’esperienza nel momento presente, attimo dopo attimo.

Osservare tutte le percezioni e le esperienze sensoriali, interne od esterne che siano e lasciarle scorrere, accettarle così come sono, senza cercare di modificarle o rifiutarle.

Il termine consapevolezza è anche conosciuto come mindfulness, termine che deriva dalla parola Sati, che in lingua Pali significa consapevolezza (leggi l’articolo sulla mindfulness cliccando QUI).

Jon Kabat-Zinn, ideatore del programma MBSR (programma per la riduzione dello stress basato sulla mindfulness) dà una chiara definizione di consapevolezza. La consapevolezza emerge dal prestare attenzione di proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento.

In cosa consiste il significato della consapevolezza

Sati, consapevolezza, è un concetto pre-simbolico. Essa non è descrivibile interamente a parole, ovvero prodotti del livello simbolico della mente (Gunaratana). È qualcosa di cui facciamo esperienza prima che intervenga la memoria semantica.

La consapevolezza quindi sarà molto più presente quando si fa o si osserva qualcosa per la prima volta (il concetto della mente del principiante di Kabat-Zinn). Così facendo si presta attenzione a tutte le esperienze che vengono analizzate, percepite per la prima volta, osservate senza alcun giudizio.

Un’osservazione primordiale.

Accettazione di ciò che c’è, perché senza accettazione non si può osservare.

Lasciare andare, lasciare scorrere le cose così come sono.

Si tratta di un processo eternamente potenziale, quindi mutevole e transitorio ed è così che deve essere.

La consapevolezza ci aiuta a prendere confidenza con noi stessi e ad osservarci per ciò che siamo (autoindagine). Permette di riconoscere credenze limitanti, automatismi e ci mette in grado di vivere la vita godendo di tutta la gamma delle nostre potenzialità e talenti.

Ci consente di porci in modo curioso ed apprezzare ogni momento della nostra esistenza in questo corpo e in questo piano di esistenza.

Pratica per la consapevolezza

Visto che si parla di un concetto pre-simbolico, il modo migliore per comprenderlo è sicuramente farne esperienza diretta. Il metodo più comune è la meditazione.

Puoi inoltre trovare anche un esercizio potente, la Centratura, leggendo l’altro articolo dedicato proprio a questo esercizio cliccando QUI.

La figura del facilitatore mindfulness

Puoi richiedere un supporto e un aiuto per la tua pratica rivolgendoti ad un facilitatore mindfulness come lo sono io.

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